Ancora grande calcio in quel del G.Mora in questo Martedì
piovoso ma ancora una sconfitta di misura.
Gli A.S. Tronzi si presentano al via con Battioni tra i pali, Inve baluardo difensivo, Costantini L. in mediana dietro Costantini S., Di Cicco e lo Zio sulle fasce e Manenti di punta.
I dirimpettai, rafforzati dall’assenza di Ghersi, schierano due nuovi elementi, il sempreverde Schenone, Saint Paul e, ovviament,e non rinunciano al duo Chiappa Fassone ben consci che le chiavi dell’effimero successo in questo inizio di torneo passano attraverso i piedi fatati ed i giovani polmoni dei medesimi.
La partita, pur tuttavia, è godibile e gli A.S. Tronzi tengono botta, sebbene costretti sempre ad inseguire, grazie alle parati di Battioni in forma strepitosa (nonostante qualche problema di tenuta dell’elastico della tuta che offre al folto pubblico uno spettacolo “indimenticabile” e agli inserimenti di Costantini S. che, evidentemente “alleggerito” dalle visite infrasettimanali, sfrutta al meglio i cross dalle fasce per punire la distratta difesa spartakina.
Ad ogni acuto Tronzo, però, risponde Fassone con tutto il repertorio di finte, dribbling e tiri dalla distanza.
Ma il fattore sfiga, anche questa volta, incide sotto forma di un fastidio muscolare di Costantini L. che resta in campo ma, non riuscendo più a correre, va a fare la punta statica (… come se di solito fosse un mostro di agilità).
Spartak allunga, Tronzi inseguono con una perla di Di Cicco dalla distanza e la solita capocciata perentoria di Costantini L. (… intravisto anche volare in un tentativo non riuscito di rovesciata volante …), ma il risultato finale premia ancora lo Spartak.
Battioni: nella prima fase è letteralmente invalicabile; si arrende solo su tiri deviati e situazioni ingestibili: voto 7,5
Fabio: il campo pesante lo penalizza e risulta meno scattante del solito; si sacrifica in difesa offrendo comunque un rendimento sempre positivo: 6,5
Inve: per lui il compito più ingrato dovendo marcare lo sgusciante Chiappa; fa tutto quello che deve e anche qualcosa di più, ciò che non gli riesce è solo merito del talentuoso avversario: voto 7
Di Cicco: entra ed esce dalla partita alternando sprazzi di classe purissima (suo il gol della serata con un tiro fenomenale sotto l’incrocio dei pali) a momenti di pausa in cui si intestardisce con tiri da posizioni impossibili; a noi piace anche così, ma se cercasse di più il dialogo diventerebbe inarrestabile: voto 7
Costantini L.: nella prima fase cerca di aiutare in fase di contenimento pur soffrendo il passo dei brevilinei avversari; fermato dal proprio vile adduttore (traditore) torna all’antico ed offre qualche buona sponda trovando il tempo di entrare nel tabellino con la solita zuccata: voto 6
Costantini S.: una delle migliori versioni di Cousin Steve in magra Tronza; cattivo nei contrasti e pronto all’inserimento, sigla una tripletta e solo la sfortuna gli nega uno score più prestigioso: voto 7
Manenti: meno preciso del solito sottoporta (anche per merito di Cordone che respinge tutto quello che arriva dalle sue parti), fatica ad affinare l’intesa con Di Cicco; dopo l’infortunio arretra di qualche metro e mette la sua classe cristallina a servizio della squadra aiutando, e non poco, nella fase di impostazione: voto 6,5
Gli A.S. Tronzi si presentano al via con Battioni tra i pali, Inve baluardo difensivo, Costantini L. in mediana dietro Costantini S., Di Cicco e lo Zio sulle fasce e Manenti di punta.
I dirimpettai, rafforzati dall’assenza di Ghersi, schierano due nuovi elementi, il sempreverde Schenone, Saint Paul e, ovviament,e non rinunciano al duo Chiappa Fassone ben consci che le chiavi dell’effimero successo in questo inizio di torneo passano attraverso i piedi fatati ed i giovani polmoni dei medesimi.
La partita, pur tuttavia, è godibile e gli A.S. Tronzi tengono botta, sebbene costretti sempre ad inseguire, grazie alle parati di Battioni in forma strepitosa (nonostante qualche problema di tenuta dell’elastico della tuta che offre al folto pubblico uno spettacolo “indimenticabile” e agli inserimenti di Costantini S. che, evidentemente “alleggerito” dalle visite infrasettimanali, sfrutta al meglio i cross dalle fasce per punire la distratta difesa spartakina.
Ad ogni acuto Tronzo, però, risponde Fassone con tutto il repertorio di finte, dribbling e tiri dalla distanza.
Ma il fattore sfiga, anche questa volta, incide sotto forma di un fastidio muscolare di Costantini L. che resta in campo ma, non riuscendo più a correre, va a fare la punta statica (… come se di solito fosse un mostro di agilità).
Spartak allunga, Tronzi inseguono con una perla di Di Cicco dalla distanza e la solita capocciata perentoria di Costantini L. (… intravisto anche volare in un tentativo non riuscito di rovesciata volante …), ma il risultato finale premia ancora lo Spartak.
Battioni: nella prima fase è letteralmente invalicabile; si arrende solo su tiri deviati e situazioni ingestibili: voto 7,5
Fabio: il campo pesante lo penalizza e risulta meno scattante del solito; si sacrifica in difesa offrendo comunque un rendimento sempre positivo: 6,5
Inve: per lui il compito più ingrato dovendo marcare lo sgusciante Chiappa; fa tutto quello che deve e anche qualcosa di più, ciò che non gli riesce è solo merito del talentuoso avversario: voto 7
Di Cicco: entra ed esce dalla partita alternando sprazzi di classe purissima (suo il gol della serata con un tiro fenomenale sotto l’incrocio dei pali) a momenti di pausa in cui si intestardisce con tiri da posizioni impossibili; a noi piace anche così, ma se cercasse di più il dialogo diventerebbe inarrestabile: voto 7
Costantini L.: nella prima fase cerca di aiutare in fase di contenimento pur soffrendo il passo dei brevilinei avversari; fermato dal proprio vile adduttore (traditore) torna all’antico ed offre qualche buona sponda trovando il tempo di entrare nel tabellino con la solita zuccata: voto 6
Costantini S.: una delle migliori versioni di Cousin Steve in magra Tronza; cattivo nei contrasti e pronto all’inserimento, sigla una tripletta e solo la sfortuna gli nega uno score più prestigioso: voto 7
Manenti: meno preciso del solito sottoporta (anche per merito di Cordone che respinge tutto quello che arriva dalle sue parti), fatica ad affinare l’intesa con Di Cicco; dopo l’infortunio arretra di qualche metro e mette la sua classe cristallina a servizio della squadra aiutando, e non poco, nella fase di impostazione: voto 6,5
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