mercoledì 14 novembre 2012

Commenti e Pagelle ASTronzi del 13 Novembre

Fassone, ancora lui, ma gli A.S. Tronzi ci sono …
Gran calcio ieri sera al campo G.Mora; gli Spartakini, confidando di mettere fieno in cascina, continuano a tenere in soffitta i propri uomini simbolo a favore dei professionisti.
E tutto sommato il calcolo paga perché le reti arrivano come sempre dal dinamico duo che, grazie ad un prodezza di Fassone a tempo pressoché scaduto, agguantano un pareggio ormai insperato dopo la prepotente rimonta Tronza.
L’inizio è equilibrato e condizionato da un forte vento; gli A.S. Tronzi presentano Manenti al centro dell’attacco ed il redivivo Santo in mezzo al campo, sulle fasce agiscono lo Zio e Albe e mentre dietro Inve sta fisso in marcatura consentendo al Vs. affezionato di sganciarsi a pressare alto.
Qualche errore in fase di disimpegno e il solito tris di pali e traverse  (quest’anno davvero inclementi con gli uomini di Spazzarini) consentono allo Spartak di trovarsi sul 2-0 senza particolari meriti.
Al cambio di campo però la musica cambia e gli A.S. Tronzi diventano assoluti padroni del campo accorciando le misure con la rete di Manenti ed il rigore (sacrosanto nonostante le consuete lamentele di Ghersi, zittito dai suoi stessi compagni) trasformato freddamente da Di Cicco.
Un prodezza di Chiappa su una incertezza di Battioni (fin lì impeccabile)sembra chiudere i conti ed invece un errore difensivo dello stesso Chiappa consente a Costantini di accorciare le distanze ed una una successiva azione corale Di Cicco / Santo / Manenti porta nuovamente Costantini a tu per tu con il portiere che in due tempi riesce a battere l'estremo difensore.
Lo Spartak sembra sulle gambe ed è a questo punto che succede l’episodio chiave: Manenti giostra sulla linea di fondo e da posizione impossibile la mette direttamente in porta, Ghersi (sempre lui) para con le mani a portiere battuto, scatta il grido quasi unanime “RIGORE !” e tutti si fermano tranne Di Cicco che sullo slancio ribatte addosso al portiere; a questo punto inizia una trattativa serratissima con Ghersi che prova a buttare lì un “… dai già quello di prima era dubbio (sic !) facciamo mezzo per uno e non ci pensiamo più ….”. Spazzarini a bordo campo è un leone in gabbia, gli A.S. Tronzi in coro si ribellano all’ennesima prevaricazione ed alla fine il rigore si batte; rincorsa di Di Cicco e gol.
5-4 A.S. Tronzi ad una manciata di secondi dalla fine. Lo Spartak a questo punto fa l’unica cosa che può fare: palla a Fassone e pensaci tu. E provvidenza Fassone non tradisce, dribbla tutta la difesa Tronza e piazza nell’angolo una bordata che Battioni porteso in volo no può oggettivamente prendere.
5-5 e tuti a casa … in questo G.P. Challenge le polemiche non finiscono mai e già si sussurra di un tesseramento irregolare del fuoriclasse spartakino e di una possibile querelle tra la sempre disinvolta dirigenza gialloblu ed il club ponentino titolare del cartellino …
Battioni: una sola incertezza nel contesto di una buona prestazione, frutto di una oggettiva sopravalutazione dei suoi compagni che lo porta a credere che possano davvero fermare Fassone quando parte in dribbling … Darione, con la massima onestà, non ci riusciamo proprio : voto 6,5
Di Cicco: duetta con Manenti  come se si conoscessero da anni e trasforma i due penalty con freddezza clint-eastwoodiana; mezzo voto in meno perché perde un pallone e non torna a coprire concedendo allo spartak il secondo gol: voto 6,5 (sarebbe stato un 7)
Zio: solito duello con Stagno sulla fascia che finisce in parità; la gamba c’è ed è quella di sempre ora aspettiamo che ritrovi freddezza nelle conclusioni e poi ci sarà da divertirsi: voto 6,5
Inve: baluardo ormai insostituibile, concede nulla agli avanti spartakini e nel momento del bisogno va procurarsi un rigore SACROSANTO: immortale: voto 7
Santo: graditissimo ritorno in casa Tronza trova subito la propria posizione in mezzo al campo proponendosi quale punto di riferimento in fase di rilancio dell’azione; non disdegna di impugnare il gladio quando la squadra va in sofferenza: voto 6/7
Costantini: si giova della copertura di Invernizzi per agire da frangiflutti in mezzo al campo; dannarsi si danna ed alla fine è premiato da una doppietta che gli rende meno amara la lontananza dall’area avversaria: voto 6
Manenti: meno cattivo del solito sottoporta (anche per merito dell’ottimo portiere avversario), sciorina giocate di classe e regala alla squadra quel punto di riferimento offensivo che fa girare tutto al meglio: l’auspicio è di rivederlo il prima possibile: voto 7

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